giovedì 28 gennaio 2010

Young & trendy


Friends

Tre ragazze e tre ragazzi. Sono squattrinati e carini, un allegro manipolo che divide un paio di appartamenti al Greenwich village di New York in attesa di affermarsi sulla ribalta della vita. Squadra di solisti, smaniosi di riflettori, ma in fondo ancorati al microcosmo dei propri affetti.
È stato bello nel corso delle dieci stagioni vederli pulsare nel cuore di una Big Apple da cartolina a colpi di battute e frecciatine. La miscela era in perenne ebollizione: il professorino Ross, mammone e romantico si becca con l’arguto e complessato Chandler che aiuta il compagno di stanza Joey, tenero sciupafemmine un poco tonto. Oppure la bellona Rachel, aspirante moglie ricca e nullafacente che serve ai tavoli del bar, viene punzecchiata dalla puntigliosa Monica, amica del cuore e chef in erba, sotto lo sguardo enigmatico della svampita e genialoide Phoebe.

Friends ci ha accompagnati per un decennio: segnando la parabola degli anni ’90 più fatui e speranzosi. La politica internazionale pareva stabile, in disgregazione i muri storici e i blocchi contrapposti. Poi è venuto il 2001. L’attacco alle torri gemelle, simbolo economico dell’american way of life. Una tragedia planetaria proprio a un tiro dal condominio dei nostri ragazzi. Friends ha continuato a far ridere, ma la freschezza era perduta, il giocattolo rotto. La serie è diventata in una delle tante riserve del sorriso a buon mercato.

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