martedì 2 febbraio 2010

Twin Towers after


Galactica

C’era da aspettarsi il peggio dal remake di una delle serie fantascientifiche più in voga negli anni ’80. Galactica era curioso mischione di mitologia e pistole laser che cavalcava l’onda di Guerre Stellari. Ma bastano cinque minuti della nuova edizione per capire che il piano narrativo ha fatto un balzo portentoso: stop al rimpiattino tra indiani e cowboy, niente personaggi macchietta. Il nemico non è un pupazzo di latta con l’occhio a led rosso. È vivo, è tra noi: anzi siamo forse noi.
La novità più forte della serie è il senso di insicurezza: viene rappresentata una civiltà ferita, braccata. I Cylon, il nemico, ora hanno sembianze umane e sono pressoché indistinguibili dai cittadini delle Colonie. C’è però una sensibile differenza: i nuovi Cylon credono, manifestano la fede in un dio e in un segreto - almeno per gli uomini - destino. La gente delle colonie crede invece negli dei di Kobol, un pantheon che richiama quello della Grecia classica. Lo scontro è tra la tenue fede panteista dei coloni e un tenace monoteismo robotico dai tratti integralisti.
Battlestar Galactica è un prodotto che porta il marchio infuocato «post 11 settembre 2001». Le similitudini con fatti accaduti realmente, per quanto proiettate nello spazio e in contesto fantascientifico, sono straordinariamente sfacciate. L’attacco a tradimento alle Colonie ricalca quello al World Trade Center, la militarizzazione della società e gli attriti tra politici e comandanti in campo sono lo specchio della controversa «Guerra al terrore» lanciata dal presidente Bush. Ci sono anche echi delle torture di Guantanamo quando i Cylon umani cadono nelle mani degli infuriati coloni. Il confronto tra le due fazioni è molto fisico, fallita l’intelligence e l’alta tecnologia, si ritorna alle mani, alla polvere da sparo. Sangue, morti, resistenza, bombe umane e tradimenti: più che a cronache dallo spazio sembra di assistere all’irrisolta guerra antitalebana in Afghanistan o all’estenuante campagna di «liberazione» dell’Irak. Galactica è la trasposizione spaziale del cammino di un popolo in lotta per riaffermare la propria identità.

Nessun commento:

Posta un commento