domenica 11 novembre 2012

Doppio spettacolo






Ritorno sui luoghi delle vacanze estive: le montagne della mia giovinezza. E trovo tutto così "sviluppato": più attività, più negozi che botteghe, più giovani modaioli e auto di grossa cilindrata che sfrecciano dirette chissà dove. Io vengo dalla piana dell'afa e dell'umido per un revival dei cine oratoriali, un ghiotto doppio spettacolo.
Sono nell'atrio che ha l'aspetto di sempre - nel senso che ci capito spesso in questa regione del sogno - ed è una sorta di corridoio sotterraneo ben illuminato. Appena dopo l'entrata si scendono tre gradini e a destra c'è la biglietteria, il classico bancone di legno arcuato con vetrata protettiva. Dall'altra parte - mai capito il motivo - c'è un buio ingresso, ma niente paura è una piccola sala giochi. Gli arcade si illuminano e gorgogliano a intermittenza richiamando clientela.

Nel primo film scampoli di isole tropicali in miniatura e pupazzi di dinosauri giganti che strillano incazzati. Un invito al sonno sulle pur scomode poltroncine di legno. Così mi ritrovo a spasso per i prati collinosi: ci sono ragazzine e papà che pascolano con cagnoni senza guinzaglio e a fiuto libero. C'è un'atmosfera di lassitudine da domenica mattina. Ma non per me, devo tornare alla macchina: dove diamine sarà? E poi che auto sarà?

Il secondo film è ancora più noioso: sperimentazione tra il cartone animato e il tokusatsu. Lo svolgersi dell'azione è lento, la regia si sofferma sui contorcimenti dei protagonisti in combattimento e il racconto perde mordente. Rammento dei marinai sottoposti a un esperimento crudele o incappati in una maledizione dei mari del Sud: i loro corpi fluttuano avvolti in panni da ciurma corsara mentre vengono bombardati da flash colorati. Il bello è che sembrano stare sott'acqua, una scena fantasmatica.

Foto Getter fight by Kyl

Nessun commento:

Posta un commento