martedì 29 luglio 2014
Forse non lo sai ma anche questo è orrore
Si sveglia nel grande letto avvolto da lucide lenzuola nere. Somiglia a uno di quei giovani attori di telefilm anni settanta con i capelli a caschetto. Qualcosa si muove, un fagotto strano, come un bozzolo. Sguardo di terrore: no, e' il figlio piccolo. Un bimbo di quattro anni. Dorme con il suo papà che ha fatto di tutto per tenerlo con se' quando la mamma se ne è andata. Pur di averlo, di vincere le cause e gli annessi burocratici il giovane papà ha venduto l'anima al diavolo. O qualcosa di peggio.
Quella notte ha fatto un sogno, battezzava i passanti con una lunga asta metallica, la teneva sospesa sulle loro teste e zac, diventavano suoi fedeli. Lo seguivano come un Messia. La polizia inizia a seguirlo, oppure fazioni di una setta concorrente. Si ritrova in una piazza e cerca di impossessarsi di un gruppo di ragazzine che fanno le guide turistiche. Le giovani lo conducono in un antico palazzo in rovina. Li' nei sotterranei c'è una massa di tessuto che pare una trapunta ricamata di seta d'oro: il cuore del mostro. E' il segreto della cittadina, una antica località di mare, ora meta turistica.
Si sveglia e accanto c'è il suo bimbo: e' pieno di graffi, la pelle rossa e infetta, come se fosse bucata da sottili artigli. Il piccolo non piange, si lamenta piano, febbricitante. Il padre e' disperato. Un dottore non potrebbe capire, gli toglierebbero il bambino. Ma come fare? Deve mantenere il patto, un accordo orribile.
Dormono in una specie di spoglio retrobottega. Una porta di apre, sono due signori, marito e moglie, che chiedono notizie del loro cane. Non l'avevano forse affidato alle sue cure? Lui non sa che dire. Il marito si indigna e sbotta facendo fremere i baffi bianchi da tricheco. La moglie dai bianchi capelli con riflessi azzurri invece ha quasi pietà per quel padre spiantato e il suo piccolo.
Se ne vanno, ma dalla stessa porta arriva un ragazzo in divisa da fattorino che gli chiede di restituire un altro cane. Il papà non sa che fare, davvero non ricorda, o forse non vuole ricordare ciò che sospetta. Di certo i cani non ci sono più. Il fattorino se ne va, ma la scena si ripete quando passano altri due corrieri. L'ultimo però è arrivato per una consegna: al guinzaglio ha uno strano esemplare di levriero afghano nero. L'animale ha il pelo folto come una pecora da tosare. Il papà afferra il guinzaglio e insieme al bambino esce. Ha un appuntamento.
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