lunedì 30 marzo 2015
Calling Planet Earth
Lo so, il blog in questi ultimi post sta pericolosamente sfiorando il pianeta Terra, ma è difficile restare sulle orbite quando la morte ti passa accanto e ti strizza l'occhio come per dire "se vedemo". E tu resti lì impalato a guardarle il movimento d'anca e gluteo che si specchia nella lama della falce. Spezzi una fialetta di follia, aspiri: il profumo non è più lo stesso perché sfugge. Guardi i piedi: le scarpe hanno le suole fuse sul fondo di un tapis roulant aeroportuale. Si va, si scivola, si ulula, ma si va. C'è uno strapiombo, o una discesa a gomito. L'occhio non vede, il cuore duole, scalpita, lo stomaco borbotta filosofico, atarassico. Il cervello? Lui pensa di essere immortale. Certo, lo dicevano anche i miei denti da latte...
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