La notizia: miliardario russo finanzia ricerca per trovare segnali di vita intelligente extra terrestre.
L'osservazione: Di solito non passo dal sistema solare, la pista e' sempre piena di asteroidi e altri detriti che intralciano il cammino. Poi ci sono Giove e Saturno che interferiscono nel sistema di rimbalzo gravitazionale. Ma avevo visto una bella cometa e mi ero distratto attardandomi nella fascia interna degli asteroidi. E qui ho avvertito le prime interferenze, segnali confusi, rimanenze di una certa articolazione dell'energia. Parliamo di bassissime intensità, fuori dalla scala comunemente impiegata nella rete delle comunicazioni interstellari. Ebbene, non senza uno sforzo di concentrazione, riesco ad intendere che l'attività proviene dal terzo pianeta e lo metto a fuoco. In un primo momento fatico a comprendere ciò che percepisco: gli ordini naturali si intrecciano sempre nella manifestazione della vita. Infine si evidenzia l'azione di un animale terrestre che si fa chiamare uomo, umanità nel suo insieme. E non c'è che dire, sul terzo pianeta, detto Terra, ha imbastito un gran lavoro. Abbatte la vegetazione, sposta il corso dei fiumi, scava e brucia, sparge di tutto in aria e in mare con l'obiettivo di ricavarsi mezzi di sopravvivenza. L'aspetto curioso e' che tutto questo gran daffare sta mettendo in pericolo il suo stesso habitat. Immaginate un pianeta che voglia aumentare la propria massa a dismisura per catturare più luce solare: uno snaturamento che condurrebbe alla catastrofe. Gli uomini stanno seguendo lo stesso cammino. Chissà se un giorno su questo pianeta potrà mai sbocciare vita intelligente...
Ora è tempo di riprendere il cammino.
Le domande: prima di cercare vita intelligente non dovremmo accordarci sul significato del termine? Non è restrittivo cercare chi esprime un intelligenza o manifesta un aspetto simile al nostro? E anche in questo caso sapremo riconoscere e rispettare un essere diversamente intelligente? Anche se il suo aspetto o il suo comportamento possono urtare la nostra sensibilità o le nostre abitudini/credenze? Non può essere che, consapevole delle nostre evidenti incapacità e mancanze ad accettare quanto detto sopra, un essere intelligente non terrestre preferisca evitare un incontro con noi?
La conclusione: se la vita che cerchiamo e' davvero intelligente, difficilmente si farà trovare. Almeno finché non ci riterrà abbastanza intelligenti da comprenderla. Detto ciò, buona fortuna ai cacciatori! Perché è di questo che stiamo parlando, vero?
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