giovedì 3 febbraio 2011

La caduta del regno


Il regno è quieto e prospero. Si annuncia una tranquilla giornata d'estate che potrebbe non venire menzionata negli annali. Il clima è dolce, l'aria umida si riscalda sotto un sole velato di nubi. E' l'alba di un giorno come gli altri: gli schiavi sono già al lavoro, servono mattoni per le grandi mura della città.
File di uomini a torso nudo con cenci stretti ai fianchi piegano la schiena passandosi stretti involti di tela. I volti hanno il colore dell'argilla rossa che assemblano in panetti destinati al forno. Le mura della città sono quasi complete: manca un tratto vicino ai bastioni d'ingresso, poi la cerchia sarà terminata e il regno sicuro. Sulle torri le sentinelle sonnecchiano appoggiate alle lance. Nel tempio dalle possenti colonne i sacerdoti scrutano nei bracieri inventandosi nuove panzane per tenere buono il popolo. I cortigiani in vesti di seta stanno ancora sdraiati a letto, bevono vino novello da coppe di rame e ordiscono vaghi complotti per tirare a sera.

* foto da film di Ernst Lubitsch

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