giovedì 3 febbraio 2011

La caduta del regno.5


Intanto nelle stanze del palazzo reale che appartengono al mago, un giovane apprendista cerca disperatamente di individuare il nome del sovrano invasore frugando tra le viscere di animali sacrificati stese su un blocco di marmo. Gli basterebbe lanciargli un incantesimo per bloccarlo, ma deve inchiodarlo al suo nome. Per terra rotoli di pergamena zeppi di simboli astrusi, ciotole rovesciate di radici e polveri colorate pronte per l'uso. L'apprendista sa bene che se riuscisse nel suo intento potrebbe guadagnare il posto del mago di corte.
Dalle mura partono grida di scherno e futili lanci di frecce: i cavalieri neri arretrano disordinatamente scivolando nel pantano. Due schiavi sulle mura dirigono il lavoro di costruzione rinfrancati di tanto in tanto dalle frustate dei guardiani che ora partecipano della corale esultanza del regno.
- Continuiamo a lavorare - dice uno con tono rassegnato
- Che fai, non ti rallegri?
- Non è cosa per me.
- Come? Il nemico è battuto!
- Anche se vincesse il nostro destino è segnato: dobbiamo erigere queste mura.
- In fondo questo è vero.
Una freccia vagante trapassa il collo di uno degli schiavi che stramazza al suolo.

Nessun commento:

Posta un commento